Progetto Fila e Sfila. Il Comitato Roma 7 aderisce al Patto per l’Inclusione.
La XX settimana di azione contro il razzismo
Il progetto Fila e sfila, ideato dalle Associazioni Obiettivo Psico Sociale e AssemblAbili GlobAli terrà i suoi eventi nell’ambito della XX Settimana di azione contro il razzismo che inizierà lunedì 18 marzo. Il Comitato Roma 7 parteciperà agli eventi previsti in calendario e ha deciso di sottoscrivere, unitamente a molte organizzazioni del terzo settore di Roma, il Patto per l’Inclusione che costituisce parte integrante del progetto Fila e sfila.
Giudizi e pregiudizi per l’aspetto esteriore e i condizionamenti provocati da chi è vittima di stereotipi, minano l’identità di chi ne è colpito, con ripercussioni profonde sull’ autostima e sulla salute psico-fisica della persona, ma anche sulla sua dignità sociale e sulla parità di accesso alle opportunità.
In tale quadro, ogni anno l’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali finanzia progetti e iniziative delle associazioni del terzo settore che puntino a favorire l’emersione di valori e testimonianze che, concentrandosi sulla narrazione positiva di percorsi di inclusione, esperienze di integrazione e di cittadinanza attiva, contribuiscano ad abbattere pregiudizi e stigmatizzazioni e a costruire una società più equa e giusta.
Il Progetto Fila e sfila
In tale ambito è nato il Progetto Fila e Sfila, ideato dalle Associazioni Obiettivo Psico Sociale e AssemblAbili GlobAli, che vedrà il suo svolgimento proprio in concomitanza della Settimana di azione contro il razzismo, giunto ormai alla sua ventesima edizione.
Tre sono le “anime” del progetto: la mostra fotografica “Fili solidali”, la sfilata di moda di abiti e accessori con le creazioni delle sarte e delle “Uncinettine” del Gruppo di Solidarietà del Quadrato e, non ultimo, l’adesione simbolica degli enti del terzo settore al Patto per l’Inclusione a cui anche il Comitato Roma 7 ha sottoscritto.
La mostra fotografica
Gli eventi della settimana saranno inaugurati dalla mostra fotografica che si aprirà il giorno 18 marzo alle ore 16 presso la Casa del volontariato Roma in via Galileo Galilei 53.
Tema conduttore della mostra è la lotta alle discriminazioni e la promozione della parità di trattamento per scoprire e catturare la bellezza anche interiore attraverso le storie di vita di coloro che partecipano al progetto e alla sfilata. Sarà curata della fotografa professionista Teresa Mancini specializzata nella ritrattistica, nella moda e nella fotografia di ricerca e del co-curatore Riccardo Cattani.
La sfilata di moda
La sfilata di moda sarà un mix di tessuti, forme, colori, indossati da modelli/e non professionisti, alcuni dei quali provenienti da esperienze di vita connotate da sofferenze fisiche e/o psicologiche; giovani e meno giovani, che propongono un modo alternativo di affrontare le esperienze negative, basato su percorsi di consapevolezza promossi e sostenuti dalla rete di relazioni solidali significative. Ogni partecipante avrà uno spazio/tempo per narrare il motivo per cui ha partecipato alla sfilata ed offrire la propria testimonianza ed esperienza.
La sfilata si svolgerà a Largo Don Orione nel Municipio VII di Roma sabato 23 marzo 2024 alle ore 16:00 (da confermare secondo le condizioni climatiche) e presso la Casa del volontariato Roma – Via G. Galilei n. 53, domenica 24 marzo alle ore 16.00.
Per conoscere tutti gli eventi, le date e gli orari di Fila e Sfila clicca qui per aprire il programma dettagliato.
L’adesione degli enti del terzo settore di Roma al Patto per l’inclusione
Ultimo ma non ultimo l’adesione al Patto per l’inclusione, cui il Comitato CRI Roma 7 ha aderito e i cui contenuti e le dichiarazioni di intento troveranno valorizzazione in tutte le azioni che il Comitato porterà avanti sul territorio del Municipio VII.
Il testo del Patto per l’inclusione
Obiettivo del Patto è la difesa comune della cultura della pluralità della bellezza e dell’essere, contro ogni forma di bullismo, stereotipo e discriminazione per un mondo davvero inclusivo.
Guardare e rispettare la persona nella sua complessità per affermare in ogni gesto della vita quotidiana il diritto ad una bellezza non discriminante, un modo di agire e di essere nei confronti degli stereotipi a difesa dei diritti fondamentali e della bellezza nell’essere sé stessi.
Un impegno collettivo per condividere e favorire:
– l’appartenenza piena alla comunità per tutte le persone;
– il processo costante di alfabetizzazione civica, politica ed economica;
– lo sviluppo dello spirito critico individuale e collettivo;
– la valorizzazione delle risorse culturali ed educative del tempo libero;
-l’attivazione di una rete socio-economica e culturale perché le persone più fragili, possano realizzare una relazione positiva con tutte le istituzioni;
– il riconoscimento dei diritti/doveri di tutela della identità personale e culturale;
– il diritto di essere liberi nelle differenze;
– l’incontro con altre esperienze tramite l’ascolto e l’accoglienza;
– la realizzazione di spazi di incontro e di orientamento sociale.